Simposio sulle cure in Ticino. Ospiti Graziano Martignoni ed Ornella Mazzocchi. Gentilcure presenta “Senza cura non c’é vita”

LUGANO – Una nutrita platea di addetti del settore è stata ospite stasera dello Spitex Gentilcure per prendere parte al primo dei convegni sul tema delle cure e sull’approccio condiviso dai suoi operatori. «I curatori devono appropriarsi del linguaggio della cura, che è quello dell’anima» questo il monito del noto Dr. med. Graziano Martignoni al Centro Eventi di Cadempino, dove ha ribadito che «essere curanti è mettersi in gioco e sporcarsi le mani».
Proprio l’anima viene identificata come elemento discriminante e linea di confine tra cura e terapia: «È solo quando l’atto meramente tecnico della terapia saprà caricarsi di reciprocità, di emozioni nel volersi donare, che potrà definirsi cura».
Le stesse emozioni riscontrate dal Dr. med. Donato Gerber nel testimoniare gli interventi sui suoi pazienti psichiatrici da parte degli infermieri specializzati di Gentilcure.

Il tema della “passione verso la cura” è stato ripreso anche dalla Prof.ssa Ornella Manzocchi, presentando la sua recente pubblicazione “È nata una primula. Percorso epistemologico tra teoria e prassi della relazione di aiuto” e sottolineando che «chi ci apre la propria porta di casa ci dona amore e si aspetta di ricevere la stessa cosa, aprendo anche se stesso insieme al proprio nido, creando un’intimità reciproca nella quale spera di mettere in atto azioni nel senso della consapevolezza e del benessere, per continuare a vivere in modo autentico, intenso e perneo di passione una vita degna di essere vissuta».